A Piazza
Dante anni fa è stato installato un cantiere, con le impalcature e le gru: lo
abbiamo visto occupare il giardino e i marciapiedi delle strade intorno alla piazza. E poi ne è venuto un altro, fatto di parole, di storie e di
colori, i cui attrezzi sono matite e pennelli: lo abbiamo chiamato il Cantiere dei poeti.
Per arrivare a piazza Dante dovete passare da Tasso o Ariosto. E per andar via forse da Petrarca o Leopardi: in questo quadrante del rione Esquilino le strade
ricordano i più grandi poeti e letterati italiani. Sono le loro pagine, i loro
versi, spesso dimenticati, che hanno ispirato il nostro lavoro. E' il lavoro di
artisti, letterati, studenti, docenti e di tanti cittadini dell'Esquilino per
Piazza Dante, bene comune. Persone che hanno scelto di mettere la letteratura,
la poesia, l'arte e la bellezza al centro delle iniziative e dei progetti di
riqualificazione urbana nei quali sono impegnate.
Promotore e
committente di questo atto creativo è il rione stesso, che ne è anche autore
collettivo, grazie alla mobilitazione degli artisti residenti che hanno
condiviso la loro pratica creativa con le scuole della zona, all’insegna di un
nuovo rapporto tra mondo delle persone e mondo dei beni comuni.
A Piazza Dante tanti anni fa c'era un rifugio, poi c'è
stato un giardino. In un angolo di quel giardino ci siamo incontrati per
dipingere. Adesso a Piazza Dante trovate alcuni versi, dei disegni colorati e tanti alberi dipinti.
Ritornerà il giardino, resteranno i poeti. E gli alberi.
Gennaio 2015
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