I laboratori hanno lo scopo di realizzare i pannelli che rivestiranno
una parte della staccionata del cantiere che occupa il giardino di Piazza Dante.
I
pannelli in legno - forniti dalla CdP - sono custoditi all'interno del
cantiere e devono essere trasportati in giardino prima del laboratorio.
Prima
di iniziare a dipingere bisogna preparare i colori (diluti con acqua)
ed i pennelli, Una volta collocati lungo la recinzione del giardino ancora
aperto, i pannelli vengono disegnati con delle sagome di alberi utilizzando dei
gessetti colorati. Il tronco ed i rami degli alberi resteranno del
colore originale del pannello (che ha molte venature), mentre i bordi
sono dipinti con un colore verde scuro.
Lo spazio fra i tronchi e tra i rami viene invece dipinto in azzurro.
Una
volta dipinti, i pannelli devono essere riportati nel deposito. I
pennelli utilizzati devono essere ripuliti con acqua ed i colori
riposti.
E' molto importante dedicare la massima attenzione al
disegno dei pannelli: la diversità di stili è considerata un valore, ma
è necessario rispettare il piano complessivo dell'opera, le proporzioni
e le caratteristiche della vegetazione arborea.
Per
questo si raccomanda a tutti coloro che non hanno esperienza di disegno
di preparare un bozzetto degli alberi da disegnare sul pannello, magari
scegliendo come modelli gli alberi del nostro rione. Le misure del pannello sono 2m di altezza x 1m di larghezza, per cui è facile mantenere le proporzioni,
Non è richiesta una grande abilità nel disegno, ma soltanto cura, attenzione e collaborazione.
lunedì 22 settembre 2014
mercoledì 17 settembre 2014
La banalità dell'emergenza
Ormai migliaia di
persone vivono a Roma in tane metropolitane che sono diventate parte
integrante del tessuto urbanistico della città. Le strade laterali alle
stazioni Termini e Tiburtina, al tramonto, diventano penosi dormitori a
cielo aperto.
Una popolazione di disperati sparisce nella penombra e va regolarmente ad accucciarsi davanti agli ingressi dei grandi magazzini, altri spariscono tra gli alberi di Villa Pamphili e Villa Borghese, sotto i cavalcavia, tra i ruderi archeologici.
I romani passano, osservano e tirano diritto. Siamo dentro la normalità dell’emergenza, abbiamo ceduto all’idea che l’emarginazione sia inevitabile, abbiamo smarrito la capacità di credere che la povertà debba comunque avere una soglia di dignità.Tutto questo è inaccettabile. Prima di pensare a pedonalizzare magnificamente il centro storico, prima di sedersi a trattare con gli imprenditori americani che qui vorrebbero realizzare un nuovo grandioso stadio, prima di aumentare i taxi e abbassarne le tariffe, prima di sferrare un colpo alla sosta selvaggia dei pullman, eliminare i tavolini abusivi dei bar, riempire le buche che rendono insicure le strade, restaurare il mausoleo di Augusto e finire magari di costruire qualche stazione della metropolitana, prima insomma di rendere questa città più simile alle grandi capitali europee, sarebbe opportuno e giusto cominciare a renderla più civile e dignitosa per tutti.
Dall'edizione odierna del Corriere.it
Una popolazione di disperati sparisce nella penombra e va regolarmente ad accucciarsi davanti agli ingressi dei grandi magazzini, altri spariscono tra gli alberi di Villa Pamphili e Villa Borghese, sotto i cavalcavia, tra i ruderi archeologici.
I romani passano, osservano e tirano diritto. Siamo dentro la normalità dell’emergenza, abbiamo ceduto all’idea che l’emarginazione sia inevitabile, abbiamo smarrito la capacità di credere che la povertà debba comunque avere una soglia di dignità.Tutto questo è inaccettabile. Prima di pensare a pedonalizzare magnificamente il centro storico, prima di sedersi a trattare con gli imprenditori americani che qui vorrebbero realizzare un nuovo grandioso stadio, prima di aumentare i taxi e abbassarne le tariffe, prima di sferrare un colpo alla sosta selvaggia dei pullman, eliminare i tavolini abusivi dei bar, riempire le buche che rendono insicure le strade, restaurare il mausoleo di Augusto e finire magari di costruire qualche stazione della metropolitana, prima insomma di rendere questa città più simile alle grandi capitali europee, sarebbe opportuno e giusto cominciare a renderla più civile e dignitosa per tutti.
Dall'edizione odierna del Corriere.it
domenica 14 settembre 2014
martedì 9 settembre 2014
Giovedì 18 settembre torniamo a dipingere in giardino
Giovedì 11 settembre, dalle 10:30 abbiamo dipinto i pannelli del Cantiere dei poeti nello spazio ancora aperto del giardino. Il nuovo appuntamento è per giovedì 18, questa volta alle 16:30 sembre nel giardino. Siete invitati a partecipare.
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