lunedì 22 settembre 2014

I laboratori in giardino

I laboratori hanno lo scopo di realizzare i pannelli che rivestiranno una parte della staccionata del cantiere che occupa il giardino di Piazza Dante.
I pannelli in legno - forniti dalla CdP - sono custoditi all'interno del cantiere e devono essere trasportati in giardino prima del laboratorio.
Prima di iniziare a dipingere bisogna preparare i colori (diluti con acqua) ed i pennelli, Una volta collocati lungo la recinzione del giardino ancora aperto, i pannelli vengono disegnati con delle sagome di alberi utilizzando dei gessetti colorati. Il tronco ed i rami degli alberi resteranno del colore originale del pannello (che ha molte venature), mentre i bordi sono dipinti con un colore verde scuro.
Lo spazio fra i tronchi e tra i rami viene invece dipinto in azzurro.
Una volta dipinti, i pannelli devono essere riportati nel deposito. I pennelli utilizzati devono essere ripuliti con acqua ed i colori riposti.
E' molto importante dedicare la massima attenzione al disegno dei pannelli: la diversità di stili è considerata un valore, ma è necessario rispettare il piano complessivo dell'opera, le proporzioni e le caratteristiche della vegetazione arborea.

Per questo si raccomanda a tutti coloro che non hanno esperienza di disegno di preparare un bozzetto degli alberi da disegnare sul pannello, magari scegliendo come modelli gli alberi del nostro rione. Le misure del pannello sono 2m di altezza x 1m di larghezza, per cui è facile mantenere le proporzioni,
Non è richiesta una grande abilità nel disegno, ma soltanto cura, attenzione e collaborazione.

Il Cantiere dei poeti incontra Retake nei giardini di Piazza Dante


Questa volta il laboratorio artistico ha coinciso con una pulizia a fondo del giardino. 

Il Cantiere di giovedì 18 settembre


mercoledì 17 settembre 2014

La banalità dell'emergenza

Ormai migliaia di persone vivono a Roma in tane metropolitane che sono diventate parte integrante del tessuto urbanistico della città. Le strade laterali alle stazioni Termini e Tiburtina, al tramonto, diventano penosi dormitori a cielo aperto.
Una popolazione di disperati sparisce nella penombra e va regolarmente ad accucciarsi davanti agli ingressi dei grandi magazzini, altri spariscono tra gli alberi di Villa Pamphili e Villa Borghese, sotto i cavalcavia, tra i ruderi archeologici.
I romani passano, osservano e tirano diritto. Siamo dentro la normalità dell’emergenza, abbiamo ceduto all’idea che l’emarginazione sia inevitabile, abbiamo smarrito la capacità di credere che la povertà debba comunque avere una soglia di dignità.Tutto questo è inaccettabile. Prima di pensare a pedonalizzare magnificamente il centro storico, prima di sedersi a trattare con gli imprenditori americani che qui vorrebbero realizzare un nuovo grandioso stadio, prima di aumentare i taxi e abbassarne le tariffe, prima di sferrare un colpo alla sosta selvaggia dei pullman, eliminare i tavolini abusivi dei bar, riempire le buche che rendono insicure le strade, restaurare il mausoleo di Augusto e finire magari di costruire qualche stazione della metropolitana, prima insomma di rendere questa città più simile alle grandi capitali europee, sarebbe opportuno e giusto cominciare a renderla più civile e dignitosa per tutti.

Dall'edizione odierna del Corriere.it

martedì 9 settembre 2014

Giovedì 18 settembre torniamo a dipingere in giardino


Giovedì 11 settembre, dalle 10:30 abbiamo dipinto i pannelli del Cantiere dei poeti nello spazio ancora aperto del giardino. Il nuovo appuntamento è per giovedì 18, questa volta alle 16:30 sembre nel giardino. Siete invitati a partecipare.