giovedì 16 marzo 2017

Trasparenza, collaborazione, partecipazione

Sicuramente da leggere con attenzione l'editoriale di Gianni Dominici sul Forum della Pubblica Amministrazione.

In particolare, sarebbe bene riflettere su queste parole:

"Il tema è importante che sia affrontato con una logica di prospettiva volta a superare definitivamente la cultura burocratica tradizionale, bipolare, che vede da una parte la pubblica amministrazione e il suo operare e, dall'altra, i cittadini, le famiglie e le imprese che, occasionalmente, vengono "consultati" a ratifica dell'operato pubblico. 
Non, non può essere così. Trasparenza, collaborazione e partecipazione (i tre pilastri dell'OG) non possono essere declinati come se fossero occasionali concessioni calate dall'alto, ma devono ispirare soluzioni per ripensare completamente i rapporti con il cittadino che, applicando il principio di sussidiarietà orizzontale, devono essere improntati ai valori della cittadinanza attiva.
Sono tanti gli studi che si riferiscono alle dinamiche partecipative. L'EPA (l'Environmental Protection Agency) degli Stati Uniti individua 5 livelli di partecipazione, Arnstein (un punto di riferimento con il suo “A Ladder of Citizen Participation" del 1969) ne indicava 8: dalla manipolazione (per cui i cittadini vengono illusi di partecipare) fino al citizen control."

mercoledì 15 marzo 2017

Ecco il video di Repubblica: quello che vediamo noi tutti i giorni.

Ovvero lo schifo che a chi gestisce il cantiere purtroppo non interessa.
Quello che interessa è soltanto realizzare le opere, ciò che accade intorno per loro non conta nulla.
Invece ai cittadini interessa eccome.

lunedì 6 marzo 2017

Chi decide del futuro di Piazza Dante?


L'Amministrazione (comunale o municipale? La Cassa Depositi e Prestiti? I cittadini della zona o quelli del Rione? O i cittadini romani? Oppure decidono i Servizi Segreti e tutti zitti, come hanno fatto per la costruzione sul tetto dell'edificio? In realtà dovremmo chiederci piuttosto come si decide e su cosa si decide. Forse si dovrebbe decidere su dei progetti elaborati da professionisti e non solamente su delle idee generiche tipo aula Gatti si aula Gatti no....

mercoledì 15 febbraio 2017

Ma la Cassa Depositi e Prestiti dov'è finita?


Prima dell'inizio del cantiere ci furono varie assemblee e incontri pubblici con rappresentanti della Cassa Depositi e Prestiti. In diverse occasioni si parlò pure del dopo cantiere. Davvero non si capisce perché adesso i cittadini della Piazza e del Rione non possano incontrare la CDP per capire quali sono le loro reali intenzioni, se manterranno gli impegni presi e quali sono le risorse a disposizione.  

mercoledì 8 febbraio 2017

Le proposte dell'Associazione Piazza Dante

Marted¡ sera alle 19 si è tenuta in Piazza Dante un'assemblea informale di residenti e cittadini che operano nella zona di Piazza Dante per discutere la proposta di ristrutturazione dei giardini pubblici avanzata dalla Sovrintendenza e i principali temi di riqualificazione urbana della piazza.

Il primo punto condiviso emerso dalla discussione riguarda l'esigenza di creare una sede di discussione partecipata tra Comune, I Municipio e cittadini e associazioni di residenti, per le decisioni attuali e future che riguardano gli aspetti dell'igiene pubblico, vivibilità e attività culturali, decoro urbano e sicurezza della piazza.

In merito alla proposta avanzata dalla Sovrintendenza per la ricollocazione dell'Aula Gatti al centro dei giardini pubblici di Piazza Dante i presenti all'assemblea hanno espresso i seguenti punti condivisi:
1)  apprezzamento per l'idea sostenuta da I Municipio e Sovrintendenza all'area del Colosseo di collocare l'importante reperto archeologico nell'area dell'Esquilino come polo dell'area museale archeologico romana del quartiere (in congiunzione con i reperti in futura esposizione presso la sede dell'EMPAM).
2) sostanziale perplessità circa la possibilità di collocare l'Aula Gatti nei giardini di Piazza Dante, come da progetto presentato nella precedente riunione del 1 Febbraio.
Tale perplessità riguarda (a) in primo luogo la tempistica che porterebbe ad un'ulteriore prolungata privazione dell'uso degli spazi pubblici comuni della piazza da parte di residenti e operatori; (b) l'ostacolo che la collocazione del reperto creerebbe alla riqualificazione del verde dell'area giardino ed alla fruizione di spazi vivibili (area giochi, punto ristoro, altri spazi per lo svolgimento di attività culturali); c) le incerte responsabilità di gestione e le conseguenti preoccupazioni per la precarietà delle condizioni igieniche, di decoro e sicurezza dell'area del giardino che ne deriverebbe (come è purtroppo dato constatare in zone di altrettanto prestigio come il Cole Oppio e l'Auditorium di Mecenate).
Rendendoci perfettamente conto dell'importanza del progetto museale in via di istituzione presso il nostro quartiere, siamo concordi nel suggerire la collocazione dell'Aula Gatti presso i locali ATAC in zona piazza Vittorio come da proposta già avanzato all'assessorato competente del I Municipio.

Ancora sul progetto del LAD per Piazza Dante

La storia del progetto:
Il progetto del Chiosco di Piazza Dante è questo: http://www.lad.roma.it/html_version/?page_id=941, al link c’è un estratto delle immagini più significative ma il progetto è molto più ampio.
 
E' stato fatto per un cliente dello Studio LAD che ha partecipato al bando del comune di Roma chiamato “Punti Verdi Ristoro”, una buona idea che risale al 2009;  se non ricordo male la commissione si è pronunciata nel 2010. Questo progetto è arrivato secondo 

Vedi il progetto del LAD, ma in ogni caso il Comune non ha poi proseguito con l’operazione.
 
Il progetto era ben congegnato, era posizionato e conformato strategicamente rispetto all’area e alle regole del bando. I progettisti lo considerano ancora attuale.
 
Il progetto é stato pensato in legno con soluzioni di architettura bioclimatica. Era dotato anche di un’area esterna pergolata, per i tavolini all’aperto. Il progetto contemplava un più ampio piano di riqualificazione della piazza: per cercare di prendere più punti nella gara era stato proposto di utilizzare l'area centrale del giardino di Piazza Dante per lo svolgimento delle attività culturali e ricreative. Lo spazio della rosa dei venti si presta naturalmente allo scopo poiché ai suoi bordi sono sistemate quattro gradonate in muratura e pietra che dividono la zona in quattro settori. Tali elementi architettonici erano dei palchi naturali che consentono l'osservazione dell'attività che si svolge ai loro piedi. L'idea principale era proprio quella di dotare questi quattro “palchi” di altrettante “scene”. Ogni settore ospitava una pedana in legno diversa direttamente esposta verso una specifica gradonata. Le pedane ospitavano quattro attività destinate a quattro diverse fasce di età: Nascondino, Scacchi, Forza 4, levagne per i disegni.
 
Il piano di recupero della piazza conteneva anche un’offerta di attività manutentive in più rispetto a quanto richiesto, se siamo interessati i progettistio sono disposti a parlarne più approfonditamente (hanno conservato tutta la documentazione).