venerdì 23 novembre 2012

Com'è cambiata la piazza? Com'era quando sei venuto ad abitare in questa zona? Qui puoi scrivere racconti, memorie oppure indicare qualcosa di utile per il futuro a partire dalla storia della piazza

1 commento:

Blogger Piazza Dante ha detto...

Luogo: Esquilino, Roma

Committente: Comune di Roma

Superficie: 5000mq circa

Anno: 1990 (nuova messa in sicurezza nel 2008)

Fotografie: Francesco Tonini

Cosa ne pensiamo: intervento gradevole di risistemazione di classico “square”, che tuttavia rimane isolato con problemi di ordine e decoro



Tra i minacciosi palazzi, ad est di via Merulana ed in compagnia delle vie dei grandi poeti, è stritolata l’attuale piazza Dante, spazio prezioso, almeno per i pochi cittadini che trovano il coraggio ed il tempo per un attimo di sosta. Sembra che la piazza fu approntata a giardino negli anni ’20, per poi accogliere nel proprio sottosuolo un rifugio antiaereo durante al seconda guerra mondiale, del quale l’attuale realizzazione risalente al 1990, terrebbe in parte conto attraverso la riproposizione della pianta sul suolo della piazza. Lo spazio della piazza è perfettamente rettangolare e deriva della rigida lottizzazione ottocentesca, con un rapporto tra gli assi est/ovest-nord/sud di 2 a 1. La pavimentazione, come del resto quasi tutto l’arredo di questo luogo, è composta da mattoni in laterizio e travertino che disegnano una rosa dei venti nel centro, arricchita da strisce parallele che attirano, senza esagerare, l’attenzione. Le panchine composte dei suddetti materiali sono accompagnate da altre più comuni in ghisa e legno e da arredi in metallo, per quanto riguarda illuminazione e raccolta rifiuti.

L’ingresso ad est è impreziosito da due sughere a doppio tronco non proprio in ottime condizioni, che controbilanciano gli ippocastani che distinguono l’ingresso ovest. Al centro della rosa dei venti è presente un terrapieno che ospita un buon numero di Chamaerops humilis (palma nana). Il lato sud è sicuramente il più spoglio dal punto di vista vegetale, ma offre la vista dell’imponente facciata del palazzo intitolato alle Casse di Risparmio Postali.


Noi non amiamo fare denunce, ma è piuttosto evidente che in quartieri così fittamente abitati, anche piccoli luoghi come piazza Dante vadano monitorati per l’alto valore che rappresentano per la popolazione circostante. Una soluzione che aiuterebbe a non sentirsi in una gola chiusa potrebbe essere quella di sacrificare parte della viabilità pedonalizzando i due lati lunghi con l’eliminazione della rispettiva cancellata.

Francesco Tonini

http://paesaggiocritico.com/2010/10/28/piazza-dante-sullesquilino/