martedì 11 agosto 2015

Piazza Dante sulla rubrica di Paolo Conti

Piazza Dante, un mistero

Ora che tanto si discute del mostruoso "cubo" di Venezia, vorrei porre l'attenzione sui lavori che riguardano Piazza Dante a Roma. L'infernale macchina statale ha ceduto il Palazzo delle Poste ai Servizi Segreti Italiani che ne faranno la propria sede. La Piazza, quindi, invece di essere finalmente ripulita e bonificata è divenuta un immenso cantiere che dura da anni. Negli anni '50, sul monumentale palazzo delle Poste è stata posteriormente edificata una mostruosa costruzione di due piani, un casermone sorto, non si sa come, sulla terrazza del bel palazzo ottocentesco. Il clamoroso abuso edilizio (perpetrato dallo stato) è stato adesso abbattuto ed è in atto la sua ricostruzione. A noi cittadini, però, nessuno ha spiegato come verrà ricostruito, nessuno ha mostrato un progetto, nessuna autorità ha menzionato il team di architetti che ha vinto l'appalto per la ricostruzione. Tutto segreto. E' mai possibile che nel centro storico, sulla sommità di un pregevole palazzo ottocentesco possa venire edificata, abbattuta e poi ricostruita una grande superfetazione abusiva? Chi è stato, all'epoca, il responsabile di questo scempio? E come e perchè la suddetta superfetazione è stata condonata? Una mostruosità condonata dallo Stato allo Stato: un enorme, palese, conflitto d'interessi. Senza contare che la ricostruzione sta andando ben oltre ogni logica aspettativa. Difatti, non si sa con quale criterio legislativo alla superfetazione sia stato aggiunto un piano. E' possibile una cosa del genere? E la legge?

http://forum.roma.corriere.it/una_citta_mille_domande/08-08-2015/piazza-dante-2714964.html